MARZO 2024: IL Cammino Sinodale con la Chiesa di Gesù
TESTO 1:
“ Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con Lui” (Gv 1,36-39)
«Fissando lo sguardo su Gesù che passava, [Giovanni il Battista] disse: “Ecco l’agnello di Dio!”. E i
suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che
essi lo seguivano, disse loro: “Che cosa cercate?”. Gli risposero: “Rabbì – che, tradotto, significa
Maestro –, dove dimori?”. Disse loro: “Venite e vedrete”. Andarono dunque e videro dove egli
dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio» (Gv 1,36-39).
“3. A tutti i giovani cristiani scrivo con affetto questa Esortazione apostolica…, dato che si tratta di
una pietra miliare nell’ambito di un cammino sinodale, mi rivolgo contemporaneamente a tutto il
Popolo di Dio, ai pastori e ai fedeli, perché la riflessione sui giovani e per i giovani interpella e stimola tutti noi.” 64 “Dopo aver preso visione della Parola di Dio, non possiamo limitarci a dire che i
giovani sono il futuro del mondo: sono il presente, lo stanno arricchendo con il loro contributo. Un
giovane non è più un bambino, si trova in un momento della vita in cui comincia ad assumersi diverse responsabilità, partecipando insieme agli adulti allo sviluppo della famiglia, della società,
della Chiesa.” (Christus vivit, indirizzata “ai giovani e a tutto il popolo di Dio”)
Papa Francesco manda ai giovani, al di là di tutte le circostanze, l’annuncio più importante che si
declina in tre grandi verità: La prima: “Dio ti ama”; la seconda: “Cristo ti salva”, perché il suo amore
“è più grande di tutte le nostre contraddizioni, di tutte le nostre fragilità”. La terza verità: “Egli vive!”
E se “Egli vive, allora davvero potrà essere presente nella tua vita, in ogni momento, per riempirlo di
luce”. Nell’Esortazione leggiamo: “Se riesci ad apprezzare con il cuore la bellezza di questo annuncio
e a lasciarti incontrare dal Signore; se ti lasci amare e salvare da Lui; se entri in amicizia con Lui e
cominci a conversare con Cristo vivo sulle cose concrete della tua vita, questa sarà (…) l’esperienza
fondamentale che sosterrà la tua vita cristiana. Questa è anche l’esperienza che potrai comunicare
ad altri giovani”.
Per riflettere
-Come possiamo “camminare insieme” per essere protagonisti nella Chiesa e nella società?
-Quali percorsi formativi possono essere proposti nei gruppi parrocchiali, nelle Associazioni, nei
Movimenti, affinché siano coinvolgenti e adeguati alla generazione attuale?
-Che cosa chiedono i giovani alla chiesa in questo tempo di disorientamento e di delusione? Quali
speranze suscitare?
- Come coinvolgere la maggioranza dei giovani, che non frequentano la chiesa attraverso l’ascolto e
la solidarietà verso i bisognosi?
-I “luoghi” e i “modi” dell’educazione dei giovani (campi estivi, week end spirituali, formativi,
pellegrinaggi in luoghi significativi, le giornate diocesane e mondiali della Gioventù, le attività
sportive, approfondimento di tematiche particolari) sono oggetto di attenzione da parte dei
formatori, laici e sacerdoti? Ci sono esperienze in merito da evidenziare?
TESTO 2:
“Seguire Gesù accettando di rinunciare a qualcosa di nostro” (Mc 10,17-22)
“17Mentre andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui,
gli domandò: "Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?". 18Gesù gli
disse: "Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. 19Tu conosci i
comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso,
non frodare, onora tuo padre e tua madre". 20Egli allora gli disse: "Maestro, tutte queste cose le
ho osservate fin dalla mia giovinezza". 21Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse:
"Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e
vieni! Seguimi!". 22Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva
infatti molti beni.” (MC 10, 17-22)
La ricchezza può diventare una schiavitù se diviene ansia per il possesso e il denaro. Conta più
l'avere che l'essere in questo mondo pieno di violenza e di sopraffazione! Le dipendenze da alcool
e droga sono il segno dell’insoddisfazione che alimenta una vita dominata dall’idea del denaro e di
altro. Seguire Gesù ascoltando la sua Parola e nell’amicizia rende liberi. Ma il possesso non rende
felici, perché non basta mai.
Per riflettere
– I giovani di oggi seguono gli insegnamenti del Vangelo in particolare le indicazioni del
comandamento dell'amore in una vita condivisa e solidale?
– Qual è il centro dei loro interessi? In chi, in che cosa pongono l'essenza della loro vita?
– Come riconoscere un modo di pensare dominato dall’idea del denaro e del possesso?
Come liberarsi da questo dominio vivendo la solidarietà e condividendo tempo e beni con
gli altri?
– I giovani di oggi sono prigionieri dei social, inascoltati, spesso soli e abbandonati. Come li
aiutiamo a scoprire la gioia della comunione della Chiesa e dell'essere famiglia?
Tutti i materiali raccolti possono essere inviati al seguente indirizzo:
camminosinodaleanagni.alatri@gmail.com
Sito diocesano per il sinodo:
https://camminosinodaleanagnialatri.blogspot.com/
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