IL CANTIERE DELLA CASA E DELL'OSPITALITà



 2° CANTIERE - TRACCIA PER MODERATORI

“Il CANTIERE DELL’OSPITALITA’ E DELLA CASA“

Parola chiave: Come possiamo “camminare insieme” nella corresponsabilità? L’obiettivo è un ascolto delle persone attivamente partecipi nella Chiesa (ad esempio nelle parrocchie e nei gruppi diocesani), facendo emergere la qualità delle relazioni e il livello di corresponsabilità nella comunità. Talvolta le comunità ecclesiali faticano ad essere luoghi di relazioni autentiche intorno a Cristo, configurandosi principalmente come gruppi di lavoro, orientati ad un “qualcosa da fare”. La riflessione dovrebbe portare ad un nuovo stile negli organismi di partecipazione (consigli pastorali, consigli economici…) nonché ad ogni ambito della cura pastorale. Il cantiere dovrebbe aiutare a identificare quali sono gli elementi essenziali nella vita della comunità e di conseguenza anche quelli che invece possano essere oggetto di “taglio” o revisione. I destinatari: Gli organismi di partecipazione ecclesiale, come i Consigli pastorali, i Consigli per gli affari economici, i Consigli presbiterali, sono tutte realtà presenti nelle varie comunità a vari livelli ma, purtroppo, non sempre sono realtà vitali e il loro funzionamento non sempre è coerente con le ragioni che stanno alla base della loro istituzione. Il Cammino sinodale può rappresentare un momento propizio per rivitalizzare questi organismi e aiutarli a svolgere al meglio il loro compito, così che possano supportare il “camminare insieme” promosso dal Sinodo, contribuendo a far crescere in tutta la comunità uno stile sincero di partecipazione e di corresponsabilità. OBIETTIVO SPECIFICO Far emergere la qualità delle relazioni all’interno delle nostre comunità, la loro conformità rispetto al Vangelo e il contributo alla edificazione di una reale comunità di fratelli e sorelle. Gli elementi intorno ai quali ruota il cantiere dell’ospitalità e della casa sono anche quelli su cui si fonda ogni comunità cristiana: l’Eucaristia, la Parola, la preghiera, l’accoglienza, la fraternità, il dialogo. In particolare, per l’attività proposta qui alle parrocchie e alle unità pastorali si suggerisce di concentrarsi su due tematiche specifiche: la Parola e gli organismi di partecipazione ecclesiale. TRACCIA PER LA CONVERSAZIONE La traccia ha lo scopo di attivare il dialogo e avviare i giri di conversazione spirituale. Tutti i materiali raccolti possono essere inviati al seguente indirizzo: camminosinodaleanagni.alatri@gmail.com Sito diocesano per il sinodo: https://camminosinodaleanagnialatri.blogspot.com/

SCHEDA 1 per l’ascolto:

“Il CANTIERE DELL’OSPITALITA’ E DELLA CASA“

Una Chiesa che “mette su un cantiere” per essere sempre più “casa”, accetta la sfida della semplificazione e dello snellimento della sua vita e soprattutto delle sue strutture, puntando su ciò che è essenziale. È un cantiere che parte dalla consapevolezza che la vita concreta delle nostre comunità ha bisogno di una sincera ed onesta verifica: cosa il Signore ci chiede di abbandonare, cosa dobbiamo invece custodire come un bene prezioso, cosa va invece conservato. La Chiesa è chiamata a riformare la sua vita mettendo al centro tutto ciò che serve a far sì “che il Cristo abiti per la fede nei vostri cuori”, faccia casa nella nostra vita e nella vita della Chiesa. L’ospitalità reciproca tra i fratelli è il segno più evidente che il Cristo ha preso dimora dentro di noi e che l’amore che Lui ci ha donato diventa la sostanza dell’amore che ci scambiamo tra di noi e che offriamo a tutti gli uomini.

“Chiediamo allo Spirito Santo di agire in noi perché, sia personalmente che comunitariamente, possiamo acquisire l'habitus mentale del discernimento. Chiediamogli di saper vedere l'unità della storia della salvezza attraverso i segni del passaggio di Dio in questo nostro tempo e sui volti di chi ci è accanto, perché impariamo che il tempo e i volti umani sono messaggeri del Dio vivente”( papa Francesco)

INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO

Siamo davanti a Te, Spirito Santo, mentre ci riuniamo nel Tuo nome.

Con Te solo a guidarci, vieni e prendi casa nei nostri cuori; insegnaci la via da seguire e come dobbiamo percorrerla.

Siamo deboli e peccatori, non lasciare che promuoviamo il disordine.

Non lasciare che l’ignoranza ci porti sulla strada sbagliata né che la parzialità influenzi le nostre azioni.

Fa’ che troviamo in Te la nostra unità affinché possiamo camminare insieme verso la vita eterna e non ci allontaniamo dalla via della verità e da ciò che è giusto.

Tutto questo chiediamo a te, che sei all’opera in ogni luogo e in ogni tempo, nella comunione del Padre e del Figlio, nei secoli dei secoli.

Amen

Questo cantiere permette una messa a punto delle relazioni comunitarie e del rapporto tra la fraternità e la missione, non trascurando le strutture di corresponsabilità e di partecipazione.

“Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.” (Lc 1,40). Il tutto perché non sembri che il “fare” sia un “fare” qualunque bensì un “fare” che nasce dall’intimo, Che cosa significa essere uomini o donne? E’ scoprire il mistero di noi stessi nell’ascolto della Parola di uno, più grande di noi, che avendo fatto il nostro cuore, ce ne rivela i segreti.

Il vero problema è “accogliere il Signore nella propria casa”. Ciò porterebbe a questo ragionamento: ho la mia casa, pertanto la metto in ordine, faccio tutto il possibile perché sia degna di un tale ospite. Gli vado incontro, apro la porta, lo faccio entrare e accomodare. Egli si adatta alla “mia grande disponibilità”: sono infatti queste le regole della buona educazione. E invece è il contrario. La casa non è mia; è sua. E’ Lui che viene nella sua casa. Non sono io a farlo adattare alle mie esigenze. Al contrario debbo io adattarmi alle sue, perché egli è nella sua casa. Maria si adatta, si sottomette lei al vero padrone di casa. In questo senso lei diventa dimora di Dio e in lei si realizza la parte migliore: si è messa lei a suo servizio e si è lasciata trasformare: è diventata nuova creatura. A chi vuol essere protagonista nella sua vita il minimo che possa succedergli è di essere in continua agitazione e preoccupazione. A differenza di colui che si lascia edificare, plasmare e trasformare come piace a Dio. La crescita di Marta è soffocata come il grano dalle spine della parabola (Mat.13). La crescita di Maria come quella della nuova creatura che si sviluppa fino alla piena maturità in Cristo.

“Vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; 5vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; 6vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. 7A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune: 8a uno infatti, per mezzo dello Spirito, viene dato il linguaggio di sapienza; a un altro invece, dallo stesso Spirito, il linguaggio di conoscenza; 9a uno, nello stesso Spirito, la fede; a un altro, nell'unico Spirito, il dono delle guarigioni; 10a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di discernere gli spiriti; a un altro la varietà delle lingue; a un altro l'interpretazione delle lingue. 11Ma tutte queste cose le opera l'unico e medesimo Spirito, distribuendole a ciascuno come vuole. 12Come infatti il corpo è uno solo e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche il Cristo. 13Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati dissetati da un solo Spirito.” ( 1 Corinzi)

Rifletti sugli incontri e gli ambiti in cui sei coinvolto all’interno della tua comunità. • Svolgi l’attività (o frequenti incontri) esclusivamente per la finalità di un servizio o cerchi una relazione autentica con il Signore e con i fratelli e le sorelle della comunità? (Ad esempio: - Il tempo trascorso nella tua comunità si concentra esclusivamente o prevalentemente sulle “cose da fare”? - Vivi i momenti di attività in comunità in una dimensione di preghiera?) • Le persone che incontri ti aiutano e sostengono nella tua crescita spirituale? (Ad esempio: - Riesci a condividere esperienze personali legate alla tua vita di fede? - Ti senti coinvolto/a in un cammino di fede comunitario e personale?)

Preghiera finale

“Spirito di Dio, che all’inizio della creazione ti libravi sugli abissi dell’universo, scendi ancora sulla terra, permea tutte le cose, e possiedine il cuore. Restituiscici alla gioia dei primordi. Riversati senza misura su tutte le nostre afflizioni.

Librati ancora sul nostro vecchio mondo in pericolo.

E il deserto, finalmente, ridiventerà giardino, e nel giardino

fiorirà l’albero della giustizia, e frutto della giustizia sarà la pace.

Spirito Santo, che riempivi di luce i profeti e accendevi parole di fuoco sulla

loro bocca, torna a parlarci con accenti di speranza.

Frantuma la corazza della nostra assuefazione. Scuotici dall’omertà. Liberaci dalla tristezza di non saperci più indignare per i soprusi.

Spirito del Risorto, ridestaci all’antico mandato dei profeti.

Introduci nelle nostre vene il rigetto per ogni compromesso.

Trattienici dalle ambiguità.

Poni il tuo marchio e il tuo sigillo sulle nostre testimonianze.

E facci aborrire le parole, quando esse non trovano puntuale verifica nei fatti. Spalanca i cancelletti dei nostri cenacoli.

Aiutaci a vedere i riverberi delle tue fiamme nei processi di purificazione che avvengono in tutti gli angoli della terra e in ogni uomo e donna di buona volontà facci scorgere le orme del tuo passaggio.

Spirito di Dio, fa della tua Chiesa un roveto che arde di amore per gli ultimi. Alimentane il fuoco col tuo olio. Dona alla tua Chiesa tenerezza e coraggio. Lacrime e sorrisi. Rendila spiaggia dolcissima per chi è solo e triste e povero. Ungi teneramente le membra di questa Chiesa, sposa di

Cristo con le fragranze del tuo profumo e con l’olio di letizia.

E poi introducila all’incontro con Lui, il Crocifisso Risorto.”


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