SCHEDA 1 E SCHEDA 2 PER IL CANTIERE DEI GIOVANI


 4° CANTIERE - TRACCIA PER MODERATORI “IL CANTIERE DEI GIOVANI” (Equipe Pastorale giovanile, gruppi giovani, comunità) “Annunciare la gioia del Vangelo ai giovani”. Questo cantiere può essere una preziosa opportunità per mettersi in ascolto di questa età: «I giovani possono essere considerati parte integrante di un mondo che ha delle caratteristiche tutte proprie e a cui bisogna accostarsi con la delicatezza con cui si maneggia un cristallo prezioso e fragile. Sì, perché i giovani, pur manifestando spensieratezza, apertura, disponibilità, generosità, desiderio di rapporti autentici, mostrano molte fragilità che richiedono attenzione da parte degli adulti». Da parte dei giovani «i processi di maturazione richiedono oggi più impegno, maggiore cura, ma spesso sono volontariamente rimandati per evitare così di entrare nella vita adulta.
(Dalla SINTESI UNICA SINODO 2021-2023 ALUNNI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO DIOCESI ANAGNI-ALATRI)
“1-La Chiesa oggi è capace di ascoltare le istanze della società?
Il 30-40% degli studenti hanno risposto che la Chiesa oggi è molto accogliente e risponde sufficientemente alle istanze della società va incontro a tutti senza distinzioni è un faro che illumina la nostra vita. È presente e stabile, vicina agli uomini e alle donne soprattutto per i bisogni spirituali, ma anche attenta e sensibile ai poveri in questo periodo di pandemia. Sopperisce alle mancanze dello Stato attraverso la Caritas e altri servizi di beneficenza, ma questo impegno viene spesso non riconosciuto o sottovalutato. I giovani vedono in papa Francesco una figura aperta che, attento a coloro che soffrono e ai problemi sociali, ottiene il rispetto di tutti e ne raggiunge il cuore. Sempre alla stessa domanda, il 60-70% degli studenti ha risposto che la Chiesa non è in grado di soddisfare le richieste della società di oggi perché non è al passo con i tempi, è poco unita, troppo legata alla tradizione e ai dogmi e poco calata nella realtà, carente nell’ascolto, distante e autoritaria, chiusa in se stessa e non aperta ai bisogni delle persone, soprattutto dei giovani. La Chiesa vive in una torre d’avorio è più propensa a chiudere le porte che ad aprirle. I giovani, pur riconoscendo la “visione progressista” di papa Francesco, criticano i cristiani perché non sono testimoni attendibili della loro fede, sono divisi e si preoccupano solo di apparire. A volte basterebbero pochi gesti: per i parroci aprire un oratorio, andare alla ricerca delle persone, essere disponibili e accoglienti; per il Vescovo essere presente e partecipare alle attività e alle iniziative locali, incontrare i giovani.
2-la Chiesa riesce ad essere la casa di tutti?
La maggior parte degli studenti (65% c.a.) relativamente a questa domanda vede invece la Chiesa come una comunità mentalmente chiusa, che non comunica il senso dell’accoglienza, della sicurezza e del calore che dovrebbe dare una casa, che allontana le persone per il loro orientamento sessuale o perché sostengono idee non in linea con i suoi principi morali. Non è considerata una casa in cui ci si può sentire felici e accettati poiché si respira un po’ “odore di chiuso”. È contraria all’eutanasia, si mostra troppo invischiata con la politica e il potere.
3-Quale Chiesa vorresti?
Una Chiesa più umile e povera, che rimetta al centro della sua vita il Vangelo, nella quale ciascuno si sente accolto nella sua diversità ed unicità, ascoltato come Gesù sapeva fare. Una Chiesa improntata sul rispetto reciproco, dove non c’è rivalità ma si gioisce con gli altri, si sorride e si desidera il bene dell’altro. Una Chiesa più “colorata”, giovane e frizzante, piena di gioia, attenta ai bisogni dei giovani. Un luogo di incontro aperto, con sacerdoti e laici più autentici, più capaci di testimoniare, accettare, ascoltare, la Chiesa che sogna papa Francesco. Una Chiesa più coinvolgente nei momenti liturgici, capace di spiegare le verità più profonde e di aiutare a trovare risposte sul senso della vita, capace di amare non solo a parole, ma con fatti e gesti concreti. Una Chiesa che “faccia del mondo una sola famiglia”. Una Chiesa più presente, cauta e coraggiosa, meno legata ad un luogo fisico, più di strada, aperta al territorio, che faccia trasparire la fede, una Chiesa di testimoni. Una Chiesa che riscopra l’autenticità della propria vocazione che non aspetta, ma si fa incontro all’altro. “ La parola chiave: protagonisti nella Chiesa e nella società Obiettivo generale Il cantiere è una preziosa opportunità per mettersi in ascolto dei giovani, che richiedono attenzione su: progettualità, protagonismo, responsabilità e stimoli in ambito di fede. Destinatari: i giovani e i luoghi dove vivono: la famiglia, la scuola, la parrocchia e la piazza Obiettivo specifico Riflettere sui “luoghi” dove avvengono i processi di crescita umana e cristiana: - la famiglia, chiamata a ritrovare la sua vocazione; - la scuola, che deve riscoprire la sua identità di trasmettere agli studenti e studentesse il patrimonio culturale; - la parrocchia, in particolare tutte le attività che coinvolgono i giovanissimi e i giovani che desiderano in gruppo compiere un cammino formativo-spirituale-missionario, insieme alle attività che permettono loro di fare esperienza ecclesiale autentica; - la “piazza”, il luogo-simbolo che identifica i nuovi ambienti, in cui i giovani si incontrano per socializzare, divertirsi, fare amicizia, scambiarsi opinioni o consigli, far sbocciare l’amore; Tutti i materiali raccolti possono essere inviati al seguente indirizzo: camminosinodaleanagni.alatri@gmail.com Sito diocesano per il sinodo: https://camminosinodaleanagnialatri.blogspot.com/SCHEDA 1 per l’ascolto: IL CANTIERE DEI GIOVANI

Il Sinodo ha affermato che la giovinezza è un periodo stimolante della vita che Gesù stesso ha vissuto. Ma come ne parla il Vangelo? Non dobbiamo pensare, scrive Francesco, che “Gesù fosse un adolescente solitario (…). Il suo rapporto con la gente era quello di un giovane che condivideva tutta la vita di una famiglia ben integrata nel villaggio”, “nessuno lo considerava un giovane strano o separato dagli altri” Papa Francesco rivolge ai giovani, al di là di tutte le circostanze, l’annuncio più importante che si declina in tre grandi verità: La prima: “Dio ti ama”; la seconda: “Cristo ti salva”, perché il suo amore “è più grande di tutte le nostre contraddizioni, di tutte le nostre fragilità”. La terza verità: “Egli vive!” E se “Egli vive, allora davvero potrà essere presente nella tua vita, in ogni momento, per riempirlo di luce”. “Chiediamo allo Spirito Santo di agire in noi. Chiediamogli di saper vedere l'unità della storia della salvezza attraverso i segni del passaggio di Dio in questo nostro tempo e sui volti di chi ci è accanto, perché impariamo che il tempo e i volti umani sono messaggeri del Dio vivente”( Papa Francesco) 

INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO 

Siamo davanti a Te, Spirito Santo, mentre ci riuniamo nel Tuo nome. Con Te solo a guidarci, vieni e prendi casa nei nostri cuori; insegnaci la via da seguire e come dobbiamo percorrerla. Siamo deboli e peccatori, non lasciare che promuoviamo il disordine. Non lasciare che l’ignoranza ci porti sulla strada sbagliata né che la parzialità influenzi le nostre azioni. Fa’ che troviamo in Te la nostra unità affinché possiamo camminare insieme verso la vita eterna e non ci allontaniamo dalla via della verità e da ciò che è giusto. Tutto questo chiediamo a te, che sei all’opera in ogni luogo e in ogni tempo, nella comunione del Padre e del Figlio, nei secoli dei secoli. Amen 

«Fissando lo sguardo su Gesù che passava, [Giovanni il Battista] disse: “Ecco l’agnello di Dio!”. E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: “Che cosa cercate?”. Gli risposero: “Rabbì – che, tradotto, significa Maestro –, dove dimori?”. Disse loro: “Venite e vedrete”. Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio» (Gv 1,36-39). “Desidero ricordarvi le parole che Gesù disse un giorno ai discepoli che gli chiedevano: «Rabbì […], dove dimori?». Egli rispose: «Venite e vedrete» (Gv 1,38-39).

 Anche a voi Gesù rivolge il suo sguardo e vi invita ad andare presso di lui. Carissimi giovani, avete incontrato questo sguardo? Avete udito questa voce? Avete sentito quest’impulso a mettervi in cammino? Sono sicuro che, sebbene il frastuono e lo stordimento sembrino regnare nel mondo, questa chiamata continua a risuonare nel vostro animo per aprirlo alla gioia piena. Ciò sarà possibile nella misura in cui, anche attraverso l’accompagnamento di guide esperte, saprete intraprendere un itinerario di discernimento per scoprire il progetto di Dio sulla vostra vita. Pure quando il vostro cammino è segnato dalla precarietà e dalla caduta, Dio ricco di misericordia tende la sua mano per rialzarvi.” ''Non costruite un muro davanti alla vostra vita. I muri ti chiudono, l'orizzonte ti fa crescere! Guardate sempre l'orizzonte, con gli occhi, ma soprattutto con il cuore!''. (Papa Francesco) Come vivono oggi la fede i giovani: Come una scelta di appartenenza ad un gruppo o come un incontro personale con Gesù? Le comunità ecclesiali, riconoscono e sostengono nei giovani il desiderio della ricerca di Dio? Se questo non avviene, questo desiderio con che cosa viene barattato? Con altre esperienze apparentemente più coinvolgenti? “Maestro, dove abiti?” (Gv 1,38) Riflettere sui “luoghi” dove avvengono i processi di crescita umana e cristiana e i sui “modi” che vengono utilizzati per raggiungere questo traguardo. Cosa chiediamo alla Chiesa e alla nostra Diocesi affinché l’esperienza di fede risulti parte integrante del nostro cammino di crescita? Preghiera Signore Gesù, la tua Chiesa in cammino verso il Sinodo volge lo sguardo a tutti i giovani del mondo. Ti preghiamo perché con coraggio prendano in mano la loro vita, mirino alle cose più belle e più profonde e conservino sempre un cuore libero. Accompagnati da guide sagge e generose, aiutali a rispondere alla chiamata che Tu rivolgi a ciascuno di loro, per realizzare il proprio progetto di vita e raggiungere la felicità. Tieni aperto il loro cuore ai grandi sogni e rendili attenti al bene dei fratelli. Come il Discepolo amato, siano anch’essi sotto la Croce per accogliere tua Madre, ricevendola in dono da Te. Siano testimoni della tua Risurrezione e sappiano riconoscerti vivo accanto a loro annunciando con gioia che Tu sei il Signore. (Papa Francesco) Amen.

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