LUCE E SALE DELLA TERRA: GESU' CAMMINA CON NOI
Il 14 febbraio 2023, l'Equipe Diocesana si è riunita nel parlatorio delle Sorelle Clarisse di Anagni per un confronto spirituale sul lavoro da svolgere per il Sinodo 2023.
Abbiamo un'urgenza di un ascolto profondo dell'altro. La metodologia della conversazione spirituale, già iniziata a praticare ha bisogno di essere vissuta nel concreto per allenarci alla conversazione.
Viene ricordato sempre in questi cantieri che è lo Spirito Santo a guidare la Chiesa. L'esercizio allora è proprio: ascoltarci. Sembra scontato ma non lo è. Se non si fa negli organismi ufficiali come si può fare un progetto d'insieme? Diventa un qualcosa di umanamente organizzato. E questo non va bene.
La bellezza di una comunità cristiana che si basa sull'ascolto e non sulle proprie identità, è fondata su un'identità battesimale.
I tre cantieri sono allora, ispirati alla casa di Marta e di Maria con i tre temi associati: 1) Mettersi in cammino 2) l'ospitalità 3) il servizio.
La ricerca sensata di Dio nei luoghi e nella storia è allora il movente che ci porta ad una profonda riflessione riguardo la domanda universale del Sinodo sulla relazione tra Chiesa sinodale, annuncio del Vangelo e cammino condiviso.
Ci pare interessante notare come questo Sinodo non sia solo l'occasione per permettere l'incontro e il confronto tra diverse realtà, ma sia anche il punto di partenza per capire come in realtà non siamo solo noi a camminare insieme, ma è Dio stesso, nella Persona di Gesu', con lo Spirito Santo, che cammina con noi verso il Padre.
L'immagine della tenda, di una chiesa che non ha chiusure, che non giudica nessuno, seppure senza scendere a compromessi e tenendo fermi i principi, diventa l'immagine scelta per condividere il nostro lavoro.
Nel Cantiere dell'ospitalità e e della casa capiamo che siamo corresponsabili nella chiesa. Aiutare le comunità parrocchiali piena consapevolezza. Ruolo di chi ha capito che la chiesa deve essere amata e far amare. Il giudizio è sempre lì pronto. Bisogna capire il proprio ruolo e il proprio talento.
Nel cantiere della Diaconia i destinatari sono i fedeli. Bisogna prepararsi bene al servizio e praticarlo con umiltà. Alcune volte siamo colpevoli anche noi. Far emergere la parte migliore del servizio ecclesiale, perché a qualsiasi età si è capaci. Sarà chi ti è vicino che saprà accogliere.
L'urgenza di avere uno sguardo largo è una necessità della chiesa. Questo significa che io mi rendo disponibile alla pulizia degli ambienti della chiesa, se questo serve. I diaconi sono un'opportunità di servizio. Il Signore chiama a tutte le età.
Il Metodo è lasciare spazio a tutte le persone e lasciarsi guidare dallo Spirito Santo.
Ci rendiamo anche conto che la realtà è molto complessa. Il seme del Vangelo non può essere adulterato. San Pietro dice che dobbiamo difendere l'identità evangelica con dolcezza. Testimoniamo che siamo obbedienti. Portare la luce ed essere sale. Bisogna dare testimonianza che siamo discepoli di Gesu'. Altrimenti non siamo suoi discepoli. E sapere che ci sono le regole del gioco. E allora, testimoniare con la vita.
La chiesa sinodale diventa allora il luogo dell'Entusiasmo di essere partecipi a tutto. Illuminare la coscienza, come Dio ci ha creato originali.
Per una chiesa coerente è urgente pregare per la coerenza. In questo tempo di Guerra e di crisi dei valori ad esempio, i giovani, si stanno perdendo. Le Clarisse chiedono alla fine all'Equipe: Annunciate questo Vangelo con chiarezza.
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